Flavio Tiberio Petricca e Alessandra Cagnazzo

Materia ed Estasi

Dal 30/10/2020 al 28/11/2020
Vernissage 30/10/2020
Orari: dal Lunedì al Venerdì 10-13 | 16-19.30 sabato 10-13

MATERIA ED ESTASI

di Flavio Tiberio Petricca e Alessandra Cagnazzo

A cura di: Serena Di Giovanni

Co-curatrici: Donatella Pinocci, Alessandra Libonati

Durata: Dal 30/10/20 al 28/11/2020 dal Lunedì al Venerdì 10-13 | 16-19.30 – sabato 10-13

Catalogo con testi di: Serena Di Giovanni, Luca Ticconi, Donatella Pinocci

 

La mostra M A T E R I A  E D  E S T A S I propone una serie di lavori sul tema della nuvola intesa come eterno divenire del reale. Attraverso la manipolazione della materia e della forma, Alessandra Cagnazzo e Flavio Tiberio Petricca mostrano al pubblico le potenzialità estetiche e contenutistiche insite nelle innumerevoli e possibili figurazioni deducibili dal soggetto di partenza: la nuvola, appunto, che di continuo si trasforma e si rinnova, in assoluta antitesi all’immutabilità dell’esistenza.

Da un lato, viene mostrata la sensuale carnalità del mondo sensibile, evocata in particolare dai lavori polimaterici di Flavio T. Petricca, e segnatamente dalle sue cornici siliconate e “scavate” dalla materia brulla, che lasciano alla nuvola unicamente la forma primitiva a essa riconducibile. Dall’altro, viene suggerita la mutevolezza dell’elemento organico, il suo lento evolversi in forme diversificate e in apparente opposizione – mimetiche e astratte, spirituali e tangibili – resa in particolare dalle immagini di Alessandra Cagnazzo, alcune delle quali nascono dalla manipolazione del soggetto originariamente impresso e registrato sulla superficie fotosensibile, altre invece dalla semplice oggettivazione del dato reale.

Una dialettica delle forme organiche e inorganiche, dunque, data non solo dalla pluralità dei materiali e dei medium utilizzati, ma anche dalla capacità di trasmutare il tema di partenza in strutture variabili e sempre nuove: figurazioni mimetiche e astratte, alcune delle quali palpabili, concrete, sensuali, erotiche; forme esplorabili e percorribili attraverso le mani, e in grado perciò di stimolare nel pubblico inedite e soggettive sensazioni visive, olfattive e tattili.