Vito Bongiorno

Alcamo, 1963

Si trasferisce giovanissimo a Roma dove arricchisce le sue conoscenze seguendo nella Capitale corsi di disegno dal vero e dal nudo, di incisione, modellato e scultura.

Al fine di ampliare le sue esperienze si reca all’estero, dapprima a Monaco di Baviera, poi a New York, dove prende contatto con gli ambienti artistici più avanzati e incomincia ad esporre le sue opere, ispirate a quella filosofia estetica che egli stesso chiama “sintetismo della vita” e che si può riassumere nella sintesi fra esperienza oggettiva ed espressione delle proprie esigenze interiori.

Nel corso degli ultimi anni l’artista ha intrapreso una serie di sperimentazioni tra Body Art e Land Art. Nella Body Art Vito Bongiorno considera il corpo come fondamentale mezzo di espressione artistica, mentre nella Land Art usa l’ambiente come teatro dell’attività creativa. 

Nel 2008 espone a Roma alla Galleria Lombardi a “Segno e memoria”, e nell’anno successivo presenta alla Galleria Hybrida Contemporanea una mostra dedicata a Yves Klein “Internamenteinterna”. 

Nel novembre 2012 vince il premio internazionale organizzato dalla rivista “INSIDEART” Arte & Crisi con l’opera “Handle with care”. Nel 2013 partecipa al Premio Adrenalina organizzato al Museo Macro ricevendo il premio voto online categoria Gold e il premio del pubblico.

Nel 2013, entra a far parte della biblioteca degli artisti della Quadriennale di Roma. 

Nel 2015 interviene con una sua istallazione al Museo Cà Pesaro in occasione della Biennale di Venezia e a Napoli la sua performance Terra Mater apre le porte al “Naf-Napoli Arte Fiera”.

Nel gennaio del 2017 partecipa all’Affordable Art Fair Milano mentre a luglio presenta la personale dal titolo “Anime” alla Galleria Minima Arte Contemporanea Roma. 

Il suo contributo, oltre a consolidare le relazioni e i rapporti con le varie realtà artistiche sul territorio nazionale, sta testimoniando il valore e la necessità di promuovere e sostenere la cultura in un momento come questo, pervaso da un senso di crisi e d’incertezze sulla scena politica internazionale. Attualmente vive e lavora tra Fregene e Roma.