Tommaso Cascella nasce a Roma nel 1951 ed eredita il talento di famiglia, trasmesso per generazioni di padre in figlio. Nel 1981 fonda la rivista di arte e poesia “Cervo volante”, la cui direzione verrà successivamente affidata a Edoardo Sanguineti e Achille Bonito Oliva. Espone per la prima volta i suoi lavori nel 1985, presso la Galleria di Luigi De Ambrogi a Milano. Dieci anni dopo riceve la nomina di accademico per la scultura dall’Accademia di San Luca. Partecipa alla XII Quadriennale di Roma con la scultura intitolata Cielo e alla Biennale del 2011 con Cielo rovesciato. Da allora ha tenuto numerose mostre personali e partecipato a diverse collettive in Italia, Germania, Svizzera, Giappone e Cina. Attualmente lavora tra Bomarzo e Roma.
La ricerca di Cascella si concentra sul rinnovamento del mezzo pittorico, proseguendo le esperienze in atto nel panorama artistico internazionale, introdotte a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta. La sua pittura sconfina nella scultura risentendo, in questo senso, della lezione di Rauschenberg, quella pittura che finge di essere scultura, come la definiva Johns. A queste composizioni in rilievo, dalla cui titolazione emerge la sensibilità letteraria e poetica dell’artista, si affiancano lavori propriamente scultorei come il Gazebo del 1998 ed i più recenti Letti realizzati nel 2016. Letti in ferro battuto costellati di elementi simbolici che formalmente rimandano alle sperimentazioni scultoree di Calder.