Salvador Dalì

Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989

Lo spagnolo Salvador Dalí è considerato uno dei più importanti artisti del XX secolo, ed uno degli esponenti di punta del Surrealismo.

Considerarlo semplicemente un pittore appare riduttivo, in quanto è stato anche scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore.

Per surrealismo si intende il movimento artistico e letterario d’avanguardia, nato dopo la Prima Guerra Mondiale che afferma l’importanza dell’inconscio nel processo di creazione, in contrapposizione al dominio della ragione.

I surrealisti hanno dato vita a opere irrazionali, oniriche e ad accostamenti spesso inconsueti.

Salvador Dalí fu iniziato all’arte fin da giovane. Il padre, quando il ragazzo aveva solo sedici anni, organizzò una mostra dei suoi disegni a carboncino.

In seguito Salvador si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Madrid ma fu cacciato nel 1926 perché si rifiutò di dare l’esame finale dichiarando che nessuno dei membri della commissione era abbastanza competente per giudicarlo.

Dopo l’esperienza di Madrid, Dalí si recò a Parigi dove fece la conoscenza di Picasso, artista che il giovane Salvador ammirava da lungo tempo.

In quegli anni (1929) conobbe anche il regista Luis Buñuel con cui collaborò per creare il capolavoro del cinema surrealista Un chien andalou.

Del resto l’arte di Salvador Dalí valicava i confini dei musei per riversarsi con forza nella sua esistenza quotidiana.

Nel 1940, con l’inasprirsi del Secondo Conflitto Mondiale, Salvador Dalí lasciò l’Europa per volare a New York con la moglie Gala. Negli Stati Uniti venne accolto come una star. Collaborò con Hitchcock per il film Io ti salverò, lavorò con Walt Disney, disegnò gioielli, complementi d’arredo (famoso il suo Telefono Aragosta) e mobili. È suo il logo dei lecca lecca Chupa Chups.

Nel 1982 con la morte dell’amata Gala si spense anche Salvador Dalí. Smise di mangiare e bere, si chiuse in casa e rinunciò a frequentare persone.

Una delle ultime visite fu quella del re Juan Carlos che andò a trovarlo nel 1988 in ospedale e gli confessò di essere un suo grande ammiratore. Dalí morì un anno dopo per un attacco di cuore, a 84 anni.