Orfeo Tamburi

Jesi, 28 maggio 1910 – Parigi, 15 giugno 1994)

Orfeo Tamburi, Disegnatore, pittore, giornalista italiano, nasce a Jesi nel 1910 dove consegue il diploma presso l’Istituto Tecnico nel 1926. Grazie ad una borsa di studio, si trasferisce a Roma nel 1928 per iscriversi al Liceo Artistico di via Ripetta e in seguito all’Accademia di Belle Arti dove incontra Ennio Flaiano e Vincenzo Cardarelli.

Dopo un soggiorno a Parigi dove, visitando musei e gallerie, scopre la pittura di Cèzanne, Orfeo Tamburi nel 1935 ritorna a Roma, partecipa alla II Quadriennale e si dedica soprattutto al paesaggio favorendo la sua fresca vena del disegno.

Negli anni ’40 Orfeo Tamburi disegna figurini e scene per una ripresa de “La sacra rappresentazione di Abrham e Isaac” di Feo Belcari, viene incaricato di realizzare sei pannelli per l’atrio dell’EUR con la Storia del Teatro dalle Origini al Melodramma, di cui verranno realizzati solo i cartoni, è presente alla Biennale di Venezia, tiene una personale alla Galleria Barbaroux di Milano e Gino Severini gli dedica una piccola monografia.

Nel 1948 il pittore è invitato ad esporre al Musée d’Art du Livre di Bruxelles, alla Galleria “Rive Gauche” di Parigi e l’anno dopo espone alla Galleria “Wolsenberg” di Zurigo e alla Galleria L’Athenée” di Ginevra.

Nel 1957 il pittore espone a New York alla “Sagittarius Gallery”e dall’inizio degli anni ’60, viaggia attraverso gli Stati Uniti come inviato speciale della rivista newyorkese “Fortune” per la quale dipinge 10 città americane.

Nel 1971 l’artista viene premiato con la Medaglia d’Oro di Prima Classe al Merito alla Cultura, dal Presidente della Repubblica, mentre le su opere si trovano nelle migliori gallerie d’arte in Italia, ma anche all’estero.

Nel 1978 la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia organizza una sua mostra antologica delle opere di Orfeo Tamburi dal titolo «Il mio teatro», al Palazzo Frangini a Biglia di Sacile.

Nell’ultimo decennio della sua vita, il pittore viaggia molto, visita tra l’altro Spagna, Inghilterra, Grecia e Stati Uniti, in itinerari che colpiscono la sua immaginazione, riportando sulla tela e sulla carta, impressioni e immagini che daranno vita a nuove opere e al suo “Quaderno del pittore”.