Enrico Benaglia

Roma, 1938

Pittore, disegnatore, incisore, litografo, scenografo, scultore, Enrico Benaglia  vive e lavora a Roma. Ancora adolescente frequenta, per motivi professionali, Villa Medici, L’Accademia di Francia a Roma e gli studi di alcuni protagonisti dell’arte del Novecento: Fazzini, Omiccioli, Gentilini e Montanarini. 

La sua attività di scenografo inizia nel 1978, con la commedia di Lucio Piccolo, “Lettere di Gozzano”, regia di Giacomo Colli, per la RAI.

La sua attività espositiva, a partire dagli anni ’60, si sviluppa in Italia (a Roma, tra le altre, presso la Galleria La Vetrata, L’Indicatore e la Galleria di Enrico Lombardi) e all’estero (Osaka, Vienna, Caracas, nella ex Jugoslavia e in Svezia).

Lungo tutti gli anni ’80 Benaglia si colloca definitivamente nel panorama artistico nazionale grazie all’individuazione di un’iconografia originale e simbolica, legata al mondo favolistico e mitologico.

Nel 1990 la Regione Lazio patrocina una sua antologica “Enrico Benaglia, Fabula picta, Fabula dicta”, presso la Galleria Rondanini di Roma, con un testo di Mario Lunetta, “La sapienza dell’ingenuità, l’ingenuità della sapienza”; nel 1991 Rossella Siligato presenta una sua esposizione allo spazio “FIAT Arte” di Roma.

A febbraio 2006 , a Vienna presso l’ Istituto Italiano di Cultura , c’ è la mostra “Ironia della vita “ , promossa da Italarte , testi di Gilberto Madioni , Claudia Mezzina Macher ed Alida Maria Sessa, mostra che a settembre è al Museo Murat di Bari e ad ottobre presso il castello di Piancastagnaio. 

A luglio del 2009, realizza il cencio per il Palio di Carpineto Romano e la scultura “Mediterranea ” per la regione Lazio destinata al Premio Internazionale “Il Lazio tra l’ Europa e il Mediterraneo “.