Nel 1991 Roberto Tassi presenta la mostra personale a Roma, presso la Galleria Il Gabbiano, dove Siciliano presenta una serie di paesaggi romani, nei quali è chiara la sua adesione alla pittura di realtà, sostenuta dalla materia “tesa, lavorata, sincera” (Roberto Tassi).
Nel 1996 Bernardo Siciliano si trasferisce a New York, ne scopre la luce e comincia a dipingerne gli edifici industriali che si affacciano sul fiume, i parcheggi: le visioni della metropoli americana declinata nelle diverse stagioni e ore del giorno.
Continua ad esporre in Italia, con personali e collettive: XXI Quadriennale Italia 1950-1990 (Roma, Palazzo delle Esposizioni 1996), Da Fattori a Burri, a cura di Marco Goldin (Conegliano, Palazzo Sarcinelli, 1998), Sulla pittura – Artisti italiani sotto i 40 anni, a cura di Marco Goldin (Conegliano, Palazzo Sarcinelli, 1999), Sui Generis, a cura di Alessandro Riva (Milano, Pac, 2000).
Nel 2003 è tra i protagonisti delle prime tre tappe del progetto Italian Factory tra gli eventi collaterali della 50ma Biennale di Venezia, a Strasburgo, presso il Palazzo del Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove entra anche a far parte del progetto di Fabrizio Ferri, Ritratti.
Nel 2006 Bernardo Siciliano presenta un doppio progetto espositivo, intitolato Chinatown, a Milano e Shanghai presso il Liu Hai Su Art Museum.
Sempre nel 2007, è invitato a partecipare alla mostra The Contemporary Landscape, alla Forum Gallery di New York.
Nel 2011 è tra gli artisti invitati alla Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi all’Arsenale di Venezia.
Nel 2012 partecipa alla mostra “4 Way Street” a Palazzo Te di Mantova.