Nel 1917 nasce a Roma Antonio Vangelli, da genitori romagnoli. Figlio d’arte, il padre pittore e la madre musicista, dopo gli studi classici inizia a dipingere intorno al 1935, con l’insegnamento del padre Emidio e del fratello Pier Gabriele, scultore.
Nel 1938, sotto la guida del padre e dei fratelli, Antonio incomincia il suo percorso nella pittura.
Nel 1945 incomincia la serie delle opere Il Circo e Le Maschere. Nel 1943 Vangelli, Vedova, Turcato espongono nella mostra “La pittura cambia pelle”, alla Galleria La Campana di Roma. Seguono altre numerose mostre.
Dagli anni ’50 è stato un animatore appassionato e affascinante della scena artistica romana. Ha vissuto e lavorato nella sua casa di Trastevere; tra il 1950 e il 1955 ha viaggiato per l’Europa, soggiornando a dipingendo in Belgio, Danimarca e Francia (Biarritz è uno dei temi pittorici rimasto dai viaggi di questi anni).
L’amicizia e il sodalizio artistico con Il Gianicolo e la Famiglia Fulli risale alla fine degli anni ’70 (la prima mostra personale a Perugia è del 1976): dal 1979 al 2004 Vangelli trascorre lunghi periodi di vacanza e di lavoro a casa Fulli, a Perugia.
Nel 1999, in occasione della grande mostra dal titolo “Antonio Vangelli. La festa della vita” (Villa San Carlo Borromeo, Senago-Milano), la casa editrice Spirali/Vel pubblica l’omonimo catalogo.
Antonio Vangelli è stato una figura di spicco della scena artista del secondo novecento italiano. L’arte di Vangelli, nella sua evoluzione, ha sempre conservato una componente figurativa, riproponendo i temi ricorrenti della sua pittura: i personaggi del circo, i ponti, le atomiche, i paesaggi rurali o periferici, gli oppositori, simili a scheletri o a grifi.