Achille Perilli è uno dei grandi protagonisti della pittura contemporanea.
Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Letteratura e Storia dell’Arte dell’Università di Roma, dove si laurea con Lionello Venturi con una tesi su Giorgio De Chirico.
In forte polemica con il Neorealismo che si andava diffondendo in quegli anni, Achille Perilli aderisce al Mac (Movimento Arte Concreta 1948), con Soldati, Bruno Munari, Monnet, Dorfles, collaborando poi, nel 1952 alla fondazione delle riviste “Origine” e “Arti Visive”.
Dopo aver esposto i suoi primi lavori con il Gruppo di “Arte Sociale” a Roma, soggiorna a Parigi, dove conosce Arp, Magnelli e Picabia, studia le opere di Cézanne, Picasso, Braque, Matisse e Kupka e partecipa al Congresso Internazionale dei Critici d’Arte.
Achille Perilli è soprattutto pittore, ma si occupa anche di teatro e di letteratura di avanguardia.
Con Gastone Novelli, nel 1957, fonda la rivista “L’esperienza moderna” e partecipa alla Biennale di San Paolo del Brasile.
Le sue opere incontrano il gusto dell’epoca e sono numerosissime le mostre nelle gallerie, nei musei, nelle fondazioni e in spazi pubblici di tutto il mondo: ha persino una sala personale alla Biennale di Venezia del 1962.
Nel 1965 si aggiudica il “Premio Comune di Roma” alla Quadriennale.
Nel 1968 le opere di Perilli vengono esposte ancora alla Biennale di Venezia, dove gli viene riservata una sala e in una lunga serie di mostre personali tra cui alcune retrospettive alla Narodni Galerie di Praga (1970), in San Marino ( “continuum Achille Perilli 1947-1982”, 1982), e a Parigi (“Achille Perilli. L’irrazionale geometrico” 1984).
Nel 1997 riceve il Premio Presidente della Repubblica, mentre nell’anno seguente propone alle Scuderie del Castello di Praga l’antologica “Forma 1 e i suoi artisti”, una mostra che verrà riproposta a Roma nel 2000.
Achille Perilli, grande protagonista del rinnovamento delle arti europee fin dal primo dopoguerra, offre nel 2006 una esposizione dal titolo “La Stravaganza della Scultura” che contiene una serie di sculture, dalle “Colonne” realizzate a partire dal 1963 fino al 1968, i “Bianchi” del 1975, i “Distorti” (1996-98), le “Argille” (1997-98) fino agli “Alberi”, produzione a cui il Maestro continua a lavorare ancora oggi.